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Danzatore e cantante, Vincenzo Capezzuto comincia i suoi studi artistici
presso il Teatro San Carlo di Napoli divenendo in breve tempo solista (...)
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…A dar voce all'intero programma Vincenzo Capezzuto, già etoile del balletto italiano, che si esprime con una colata di miele d'acacia, e rinnova i miti dei trovatori (poeti e musici di cultura francese) Capezzuto, se si chiudono gli occhi, può far credere che a cantare sia il profumo di un fiore. Una viola mammola, ad esempio, ma anche un bocciolo di rosa. Elegantissimo, nella persona e nel porgere il canto, ha l'impegno di una perfetta sillabazione e accenta ogni parola facendo di ciascun brano una pittura.
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…Vincenzo Capezzuto gives a voice to the entire program, he is an etoile of the Italian ballet, who expresses himself as a pour of acacia honey, and renovates the myths of the troubadours (French poets and musicians). If you close your eyes and listen to Capezzuto, he can make you believe that the perfume of a flower is singing. For example a violet, but also a rosebud. He’s an extremely elegant person and singer, and he is committed to the perfect spelling and accentuates each word by making a painting out of each piece.
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…Vincenzo Capezzuto gives a voice to the entire program, he is an etoile of the Italian ballet, who expresses himself as a pour of acacia honey, and renovates the myths of the troubadours (French poets and musicians). If you close your eyes and listen to Capezzuto, he can make you believe that the perfume of a flower is singing. For example a violet, but also a rosebud. He’s an extremely elegant person and singer, and he is committed to the perfect spelling and accentuates each word by making a painting out of each piece.
"...Quella di Vincenzo Capezzuto? È una voce 'fenomeno': non costruita ma governata ad arte, libera e curatissima nei gesti canori al pari di un corpo danzante distillata nel metro, nel ritmo come nella verità di dinamiche. In sintesi, una voce d'incanto. D'incanto perché vera e naturale, unica per la tinta chiara e dolcemente dorata, ma di tempra piena quanto fluida nell'estensione e nei rimbalzi coreutica in grado di portarlo a viaggiare con agilità estrema fra generi, contaminando gli stili alla luce globale di una rara coerenza tecnico- espressiva.
…Imposible cantar mejor tanto la tesitura como la manera de decir fueron perfectas. Capezzuto canta de tú a tú como si cada uno de los asistentes estuviera solo con él en la sala de estar de su casa. Recital intimo, apacible y por supuesto próximo.
Impossibile cantare meglio, sia la tessitura che il modo di esprimerla erano perfetti. Capezzuto canta a tu per tu come se ogni persona del pubblico fosse solo con lui nel soggiorno di casa sua. Recital intimo, delicato e ovviamente vicino.
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Impossibile cantare meglio, sia la tessitura che il modo di esprimerla erano perfetti. Capezzuto canta a tu per tu come se ogni persona del pubblico fosse solo con lui nel soggiorno di casa sua. Recital intimo, delicato e ovviamente vicino.
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…Le Temps semble n’avoir aucune prise sur l’organe de Vincenzo Capezzuto, doté d'un timbre immarcescible et au-delà des genres et des âges, à l’image de celui d’un Chet Baker. Ses inflexions ont l’impalpable délicatesse des ailes d’un papillon et sa sensibilité à fleur de lèvres nous donne la chair de poule dès sa première échappée en solitaire (Dicitencello Vuje de Rodolfo Falvo, à faire pleurer les pierres). Il s’approprie tout ce qu’il chante avec une sincérité et une justesse incroyables – le mot de la fin ne pouvait que lui revenir, infiniment suave dans le lamento funèbre Fenesta che luciva, un de ces chefs-d’œuvre anonymes qui traversent les siècles pour nous étreindre comme ils ont dû étreindre leurs premiers auditeurs.
"...Il tempo sembra non avere presa sulla voce di Vincenzo Capezzuto, dotato di un timbro immacolato e al di là di generi ed epoche, come quello di un Chet Baker. Le sue inflessioni hanno l'impalpabile delicatezza delle ali di una farfalla e la sua sensibilità sul bordo delle labbra ci fa venire la pelle d'oca dalla sua prima fuga da solista (Dicitencello Vuje di Rodolfo Falvo, per far piangere i sassi). Si appropria di tutto ciò che canta con incredibile sincerità e precisione – l'ultima parola non poteva che arrivare a lui, infinitamente dolce nel lamento funebre Fenesta che luciva, uno di quei capolavori anonimi che attraversano i secoli per abbracciarci come devono aver abbracciato i loro primi ascoltatori.
"...Il tempo sembra non avere presa sulla voce di Vincenzo Capezzuto, dotato di un timbro immacolato e al di là di generi ed epoche, come quello di un Chet Baker. Le sue inflessioni hanno l'impalpabile delicatezza delle ali di una farfalla e la sua sensibilità sul bordo delle labbra ci fa venire la pelle d'oca dalla sua prima fuga da solista (Dicitencello Vuje di Rodolfo Falvo, per far piangere i sassi). Si appropria di tutto ciò che canta con incredibile sincerità e precisione – l'ultima parola non poteva che arrivare a lui, infinitamente dolce nel lamento funebre Fenesta che luciva, uno di quei capolavori anonimi che attraversano i secoli per abbracciarci come devono aver abbracciato i loro primi ascoltatori.
…La voz del bailarín Vincenzo Capezzuto es muy particular, inclasificable. No es un contratenor al uso, su voz aguda es natural y de una gran belleza. Los fragmentos del Stabat Mater que cantó encandilaron al público.
La voce del danzatore Vincenzo Capezzuto è molto particolare, inclassificabile. Non è un controtenore, la sua voce acuta è naturale e di grande bellezza. I frammenti dello Stabat Mater che ha cantato hanno abbagliato il pubblico.
La voce del danzatore Vincenzo Capezzuto è molto particolare, inclassificabile. Non è un controtenore, la sua voce acuta è naturale e di grande bellezza. I frammenti dello Stabat Mater che ha cantato hanno abbagliato il pubblico.
…It is difficult to categorise Vincenzo Capezzuto’s voice; it is a startlingly androgynous falsetto, a reedy sound that turns white in its higher register. He employs it with total immersion in the text and styles required. He made the bossa nova-influenced Man is for the woman made lively and amusing and An Evening Hymn charming in its simple sincerity.
…Difficile classificare la voce di Vincenzo Capezzuto;è un falsetto sorprendentemente androgino, un suono acuto che diventa come una voce bianca nel suo registro più acuto e che utilizza con totale immersione nel testo e negli stili richiesti. Ha reso il brano dalle influenze bossa-nova "Man is for the woman made" vivace e divertente e "An Evening Hymn" affascinante nella sua semplice sincerità.
…Difficile classificare la voce di Vincenzo Capezzuto;è un falsetto sorprendentemente androgino, un suono acuto che diventa come una voce bianca nel suo registro più acuto e che utilizza con totale immersione nel testo e negli stili richiesti. Ha reso il brano dalle influenze bossa-nova "Man is for the woman made" vivace e divertente e "An Evening Hymn" affascinante nella sua semplice sincerità.
"...Artista a tutto tondo, esploratore curioso di generi musicali in apparenza diversi tra loro, Vincenzo Capezzuto incarna perfettamente la definizione di artista che rifugge da qualsiasi categorizzazione. Una figura meravigliosamente atipica nel panorama musicale, capace di spaziare dal barocco al repertorio popolare di vari paesi.
"...A complete artist, curious explorer of apparently different musical genres, Vincenzo Capezzuto perfectly represents the definition of an artist out of categorization. A wonderfully atypical figure of the musical panorama, able to range from Baroque to the Pop repertoire of various countries.
"...A complete artist, curious explorer of apparently different musical genres, Vincenzo Capezzuto perfectly represents the definition of an artist out of categorization. A wonderfully atypical figure of the musical panorama, able to range from Baroque to the Pop repertoire of various countries.
…"...Con il quarto quadro (Nostalgie) si arriva al centro numerico ed espressivo del percorso: lo chalumeau distilla una melodia acre e pungente, dolce al contempo, accompagnata dall’oud. Da lì parte il melos genuino, ma modulato in arabeschi preziosi, intonato dall’Uomo del mare sulla cantica di Mosè e dei figli d’Israele. A darvi corpo e suono è anche in tal caso un artista speciale, il salernitano Vincenzo Capezzuto, più che controtenore una voce naturale color del miele dalla storia unica e a sé... Qui il ruolo gli sta a meraviglia e, con quella mezzaluna turca che appare nel cielo finalmente sereno...l’Uomo del mare tocca con il suo secondo canto verace, flessuoso e potente, “in equilibrio” oltre il confine di genere, le corde più vicine al cuore e all’Oriente. Poi l’unione splendida, in duetto a contrasto, con la pasta cupa e densa di Frontali"
...L’unitarietà che travaliche le epoche storiche è certamente favorita dalla voce di Vincenzo Capezzuto, indefinibile nella sua unicità, estensione del contralto in emissione naturale, con una pasta delicatissima, un nitore cristallino e un timbro che si ammanta di sfumature maschili, femminili e di voce bianca senza che questo dia origine a discontinuità percepibile; più ancora che per i controtenori si può usare per lui la definizione di ‘voce d’angelo
.. Vincenzo Capezzuto, avec sa voix haut perchée au timbre presque androgyne très surprenante pour nos oreilles habituées à plus d’académisme, fait montre d’une belle projection et d’une expressivité charnue et voluptueuse, c’est peu dire que la salle fut conquise par la prestation de l’ancien danseur (dont il a gardé la grâce et la présence). Capezzuto, né à Salerne, chanta avec les talents d’un conteur, tour à tour mélancolique et séducteur dans la "Tarantella del Gargano" ou "Tu bella ca lu tieni" (chant populaire), poignant et charmant dans la "Lamento della Ninfa" de C.Monteverdi, exubérant et "napolitain" dans le chant traditionnel "Pizzicarella mia"
.. Vincenzo Capezzuto, con la sua voce acuta dal timbro quasi androgino molto sorprendente per le nostre orecchie più abituate all’accademismo, mostra una bella proiezione e un'espressività carnosa e voluttuosa, vale a dire che la sala è stata conquistata dall'esibizione dell'ex danzatore (di cui mantiene la grazia e la presenza). Capezzuto, salernitano di nascita, ha cantato con le doti di un cantastorie, a sua volta malinconico e seducente nella "Tarantella del Gargano" o "Tu bella ca lu tieni" (canzone popolare), struggente e affascinante nel "Lamento della Ninfa" di C. Monteverdi, esuberante e "napoletano" nel canto tradizionale "Pizzicarella mia"
.. Vincenzo Capezzuto, con la sua voce acuta dal timbro quasi androgino molto sorprendente per le nostre orecchie più abituate all’accademismo, mostra una bella proiezione e un'espressività carnosa e voluttuosa, vale a dire che la sala è stata conquistata dall'esibizione dell'ex danzatore (di cui mantiene la grazia e la presenza). Capezzuto, salernitano di nascita, ha cantato con le doti di un cantastorie, a sua volta malinconico e seducente nella "Tarantella del Gargano" o "Tu bella ca lu tieni" (canzone popolare), struggente e affascinante nel "Lamento della Ninfa" di C. Monteverdi, esuberante e "napoletano" nel canto tradizionale "Pizzicarella mia"
... Vincenzo Capezzuto è splendido nella parte dell’Uomo del mare:
tra la morbidezza della vocalità e la timbratura argentea è impossibile non apprezzare la sua delicata interpretazione.
"Exceptionnel Vincenzo Capezzuto. Véritable, performance au sens plein du terme, Lo Guarracino, chant populaire en dialecte napolitain du XVIII° siècle, rend pleine justice à l'exceptionnel Vincenzo Capezzuto. De la pointe des sourcils aux orteils, du poignet à l'épaule en passant par le reste du corps, l'ancien danseur natif de Salerne devenu chanteur mime la longue, burlesque et tragique aventure du conquérant guarracino (poisson tropical). Bouche bée, le public suit, hypnotisé, les mimiques et circonvolutions de l'Italien, aussi fin musicien qu'habile conteur, dont la dernière note sera saluée par une bruyante ovation."
"Eccezionale Vincenzo Capezzuto. Un vero spettacolo nel pieno senso del termine, Lo Guarracino, canzone popolare in dialetto napoletano del XVIII secolo, rende piena giustizia all'eccezionale Vincenzo Capezzuto. Dalla punta delle sopracciglia a quella dei piedi, dal polso alla spalla e al resto del corpo, l'ex danzatore, originario di Salerno, diventato cantante, mima la lunga, burlesca e tragica avventura del conquistatore guarracino (pesce tropicale). A bocca aperta, il pubblico segue, ipnotizzato, le espressioni facciali e le circonvoluzioni dell'italiano, tanto fine musicista quanto abile narratore, la cui ultima nota sarà accolta da una rumorosa ovazione." Le Monde
"Eccezionale Vincenzo Capezzuto. Un vero spettacolo nel pieno senso del termine, Lo Guarracino, canzone popolare in dialetto napoletano del XVIII secolo, rende piena giustizia all'eccezionale Vincenzo Capezzuto. Dalla punta delle sopracciglia a quella dei piedi, dal polso alla spalla e al resto del corpo, l'ex danzatore, originario di Salerno, diventato cantante, mima la lunga, burlesca e tragica avventura del conquistatore guarracino (pesce tropicale). A bocca aperta, il pubblico segue, ipnotizzato, le espressioni facciali e le circonvoluzioni dell'italiano, tanto fine musicista quanto abile narratore, la cui ultima nota sarà accolta da una rumorosa ovazione." Le Monde
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